TV cambia il segnale, ecco chi deve cambiare TV e come funziona il BONUS.
Al mio sportello alcuni cittadini hanno chiesto informazioni sul nuovo segnale TV, come fare per adeguarsi al nuovo standard DVB-T2 e come fare per ottenere l'incentivo previsto dal decreto TV.
Nuovo decoder, cosa cambierà nel 2021?
Nel 2009 siamo stati obbligati a comprare un decoder o a cambiare televisione a causa del passaggio dal segnale analogico a quello digitale. Ora, a distanza di circa dieci anni, saremo costretti a cambiare di nuovo. Già perchè da settembre 2021 si passerà a un nuovo standard televisivo, il DVB T2 e non tutti i televisori presenti sul mercato oggi sono in grado di supportarlo.
Le trasmissioni della tv digitale terrestre verranno progressivamente migrate verso un nuovo standard nel quadro più generale di riorganizzazione delle frequenze assegnate alla televisione. In sostanza, si toglie una porzione di frequenze televisive per assegnare più spazio alle comunicazioni mobili cellulari. Per far entrare in una porzione di spretto più ristretta tutta la miriade di canali televisivi è stato necessario adottare dei sistemi di trasmissione video più avanzati come l'HEVC che permette una migliore qualità dell'immagine con minore occupazione di banda.
Come capire se la tv supporta il nuovo standard
Come capire se la propria tv supporta il nuovo standard? Esiste un test molto semplice da fare e che consiste nel sintonizzarsi sui canali dal 501 in avanti. Se visualizzate l'immagine, almeno fino al 2022 potete stare tranquilli. Se, invece, non visualizzate niente oppure se riuscite a sentire l'audio ma senza l'immagine, allora il vostro televisore non supporta neanche il formato MPEG4 e, perciò, dal 1° settembre 2021 non vedrete più alcun canale.
Meglio un nuovo decoder o una nuova televisione?
Chi possiede televisori che, ad ora, non sono in grado di ricevere i segnali trasmessi in DVB-T2 o che non riescono a decodificare lo standard H265/HEVC, sarà costretto a dover prendere un decoder per poter vedere correttamente tutti i canali oppure a cambiare televisore. I decoder sono già in vendita nei negozi di elettronica a un prezzo che va dai 30 ai 250 euro.
I modelli di televisori interessati dal nuovo standard TV
I modelli di Tv acquistati dopo il 1° gennaio 2017 devono essere per legge in grado di ricevere il DVB-T2 e di decodificare il formato video HEVC. Quelli venduti fra il 2013 e il 2017 potrebbero essere già in grado di ricevere il DVB-T2 ma ben pochi, al massimo dal 2016 in avanti, supportano il formato HEVC.
Le Tv che avranno bisogno di essere integrate con un decoder, al momento sono di quattro tipi.
- Tv antecedenti al 2010. Ricevono il segnale attraverso il digitale terrestre, ma già da ora potrebbero non mostrare i canali in alta definizione perché sprovvisti del supporto al codec MPEG4.
- Tv del periodo 2010-2014. Ricevono in digitale terrestre, inclusi i pochi canali in alta definizione codificati in MPEG4.
- Tv del periodo 2014-2015. Supportano lo standard DVB-T2, ma non quello più recente codec H265/HEVC.
- Tv del periodo 2015-2016. Supportano lo standard DVB-T2 e il più recente codec H265/HEVC.
Intanto, questo slittamento del passaggio, deciso dal MISE, concederà al mercato (e ai consumatori) altri mesi per "smaltire" il più possibile i televisori non abilitati alla ricezione del nuovo digitale terrestre.
Come verrà erogato il bonus TV
Il bonus verrà erogato direttamente dal negoziante che al momento dell'acquisto dovrà inserire il codice fiscale dell'acquirente sul sito dell'Agenzia delle entrate, insieme ai riferimenti del documento di identità e ai dati identificativi del prodotto. Nella prima dichiarazione fiscale utile il negoziante recupererà lo sconto applicato tramite credito d'imposta. Sono stati destinati 151 milioni di euro per i consumatori a partire dal prossimo 18 dicembre e fino al 2022.
Sul sito www.altroconsumo.it che è stata la fonte per scrivere questo articolo è possibile confrontare i modelli dei televisori e scoprire dove acquistarli al prezzo più basso.
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