Dal 1 gennaio 2018 è stato sospeso il conio delle monete da 1 e 2 centesimi anche se queste monete continuano ad avere valore legale e continueranno a circolare fino a quando quelle esistenti non si esauriranno.
La scelta di non produrre più i cosidetti "ramini" è stata di tipo economico, in quanto allo Stato, coniare la monetina da 1 centesimo costa indicativamente 4,5 centesimi, mentre coniarne una da 2 centesimi costa 5,2 centesimi e quindi non è conveniente.
Questi costi non sono dati ufficiali perchè la Banca Centrale Europea e le Banche Nazionali non hanno mai rilasciato informazioni precise.
La conseguenza, eliminando questi tagli di moneta, è stata quella di adeguare i prezzi arrotondandoli per eccesso o per difetto. Per evitare il rischio di un rialzo dei prezzi, la legge ha imposto questa regola: 0,1 e 0,2 vengono arrotondati a 0; 0,3 e 0,4 a 5 centesimi; 0,6 e 0,7 sempre a 5 centesimi e infine 0,8 e 0,9 a 10 centesimi.
Questi arrotondamenti avvengono sul totale degli scontrini e solo nel caso di pagamento per contanti.
Ecco spiegato il motivo per cui se si paga in contanti non si ricevono più come resto le monete da 1 o 2 centesimi.
E' possibile tuttavia continuare a pagare con monete da 1 o 2 centesimi purchè si utilizzino al massimo 50 monete per pagamento e le attività commerciali che non dovessero accettare questi ramini sono soggette a sanzioni amministrative perchè non possono rifiutarsi di ricevere monete che hanno corso legale nello Stato.
Tante iniziative solidali vengono promosse per non sprecare le monete da 1 o 2 centesimi che spesso pesano nelle tasche delle persone.
Ad esempio la Croce Rossa di Rieti ha creato il progetto CENTESIMINO 2.0. che prevede la raccolta di monete da 1,2 e 5 centesimi attraverso la collaborazione delle attività commerciali che disporranno vicino alle casse i salvadanai contraddistinti con il logo della Croce Rossa nei quali ognuno potrà contribuire a supportare le attività svolte dal Comitato della Croce Rossa.
Condividi il Post
Nessun commento:
Posta un commento