giovedì 10 ottobre 2024

GUIDA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE ALL'ACQUISTO DELLA CASA

 


Lo scorso luglio l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato la sua Guida all'acquisto della casa, un valido strumento essenziale per chi si appresta a comprare un'abitazione.

In questo documento vengono infatti elencate le principali regole da seguire quando si compra una casa, consentendo agli acquirenti di sfruttare interamente i benefici previsti dalla legge soprattutto in termini di imposte ridotte o le agevolazione prima casa per gli under 36.

La guida consiglia che prima di comprare una casa è utile ottenere più informazioni possibili sull'immobile e, soprattutto, accertarsi di effettuare l'acquisto dal legittimo proprietario e fare una verifica sui dati catastali e ipotecari sebbene quest'ultimo passaggio venga svolto dal notaio che redigerà l'atto di compravendita

Acquistando casa richiedendo l'applicazione della regola del prezzo-valore cioè la tassazione del trasferimento degli immobili sulla base del loro valore catastale indipendentemente dal corrispettivo effettivamente pattuito e indicato nell'atto, si limita il potere di accertamento da parte dell'Agenzia delle entrate che non può accertare un maggior valore ai fini dell'imposta di registro. Questa regola è ammessa però solo per le cessioni di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze acquistate da persone fisiche che non agiscono nell'esercizio di attività commerciali.

In questa guida è possibile apprendere se già intestatario di un immobile acquistato con le agevolazioni di prima casa, posso acquistarne un'altro con le stesse agevolazioni oppure se perdo l'agevolazione di prima casa se decido di locare il mio appartamento.

Per tutte le informazioni scarica qui la guida aggiornata 

Condividi il post



mercoledì 24 luglio 2024

COSA FARE SE RICEVI UNA MAXI BOLLETTA CON RICOSTRUZIONE DEI CONSUMI

 


In caso di guasto o malfunzionamento del contatore viene effettuata dall'esercente una stima e ricostruzione dei consumi per tutto il periodo che va dall'ultima misura validata e non contestata (sia essa una lettura effettiva oppure un'autolettura) fino al momento della sostituzione del contatore.

La stima e la ricostruzione dei consumi deve tener conto almeno di:

-  consumo storico degli ultimi 3 anni

- eventuali evidenze documentali fornite dall'utente (ad esempio l'esecuzione di interventi di efficientamento energetico).

L'esercente deve comunque fornire risposte scritte alle richieste di informazione da parte dell'utente in merito alla ricostruzione dei consumi nonchè alla metodologia usata per il relativo calcolo.

Quanto sopra è ciò che si evince dal sito dell'Arera. Sul sito della Casa del Consumatore abbiamo letto che nella ricostruzione dei consumi ci sono regole precise, che molto spesso non vengono rispettate.

Ad esempio la ricostruzione dei consumi riguarda il periodo che va da quando si è verificato il guasto o c'e' stata la rottura del contatore fino al momento della sua sostituzione o riparazione. Se però questo periodo è superiore a 5 anni si devono pagare solo i consumi degli ultimi 5 anni perchè quelli precedenti sono prescritti.

Diverso è il caso in cui la data del guasto non è certa. 

In questo caso i consumi possono essere ricostruiti per un periodo non superiore ad un anno dal giorno della verifica del contatore e può essere incluso anche il periodo compreso tra la data della verifica e quella di sostituzione del contatore.

La ricostruzione deve essere comunicata entro due mesi dalla data di verifica del contatore, e ti deve essere comunicato l'importo dovuto, la documentazione giustificativa di tale importo, le modalità di determinazione del momento del guasto o della rottura del contatore, le stime dettagliate e il metodo di stima utilizzato.

Da quando si riceve la documentazione con i risultati della ricostruzione si hanno a disposizione 30gg di tempo per presentare per iscritto le osservazioni. Fino a quando non è stata definita la contestazione scritta si consiglia di non pagare questa bolletta in quando non c'e' alcun rischio di sospensione della fornitura..

Clicca qui per leggere l'intero articolo.

Condividi il Post




domenica 14 luglio 2024

IT WALLET: DAL 15 LUGLIO LA SPERIMENTAZIONE

 

Foto dal sito dell'Unione Europea

Il 15 luglio parte la sperimentazione dell' IT Wallet, un portafoglio digitale dove verranno inseriti la patente, il passaporto, la tessera sanitaria e in seguito anche la carta d'identità e altri documenti. 

Ciò rappresenta il primo passo verso il sistema che la Commissione Ue  chiama European Digital Identity (Eudi) Wallet che offrirà ai cittadini e alle imprese non solo un sistema per identificarsi online ma una piattaforma dove condividere una moltitudine di attributi e certificati.

Nella prima fase, il 15 luglio appunto, verrà coinvolto un campione rappresentativo della popolazione per età, professione e regione di provenienza scelti tra quelli che hanno già scaricato l' App IO sul proprio smartphone che, attraverso un avviso, saranno informati della disponibilità della patente e della tessera sanitaria.

In autunno partirà la seconda fase dove il sistema sarà reso accessibile a un numero più ampio di persone e sarà aggiunta anche la carta europea della disabilità.

Entro l'anno sarà visibile anche la carta d'identità elettronica.

Dal 2026, anno della messa a regime dell'Eudi, tutti gli Stati membri dell' Ue saranno obbligati ad accettare le identità digitali degli altri paesi.

Nei piani del Governo, all'inizio del 2025, il portafoglio digitale dovrebbe essere sugli smartphone degli italiani. Chi ancora non lo ha fatto, può scaricare l'applicazione pubblica App Io e accedere utilizzando la propria CIE o con lo Spid.

Ricordiamo che IT Wallet non è e non sarà obbligatorio, così come non saranno obbligatori la patente digitale o la carta d'identità digitale. Continueranno a essere validi anche i documenti fisici e non è prevista una data per la loro definitiva dismissione. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia, offrendo ai cittadini un'alternativa digitale per gestire i propri documenti e transazioni.

Clicca qui per leggere il regolamento sull'identità digitale europea (EUDI).

Condividi il Post.

 

domenica 30 giugno 2024

SCADE IL 19 LUGLIO IL BANDO DIGITALE SOCIALE

 


Con il bando "Digitale Sociale", il Fondo per la Repubblica Digitale intende sostenere progetti che siano capaci di costruire efficaci percorsi formativi rivolti a dipendenti e collaboratori stabili, inclusi i volontari, di enti non profit, con l'intento di trasferire sia competenze digitali funzionali al contesto in cui operano,  sia in generale una maggiore consapevolezza riguardo l'importanza del digitale nella vita lavorativa. 

Inoltre, al fine di favorire la trasformazione digitale di tali organizzazioni, viene data loro la possibilità, di implementare una soluzione digitale in grado di generare un'evoluzione tangibile dei processi interni e/o dei servizi offerti alla collettività.

Il bando si rivolge quindi a tutti coloro che operano all'interno di enti no profit, dove la conoscenza sulla digitalizzazione informatica è spesso trascurata ma ormai divenuta indispensabile anche per la gestione di piccole realtà presenti sul campo da diversi anni e spesso governata da attori non troppo preparati alla tecnologia.

Sul piatto ci sono 15 milioni di euro che saranno ripartiti sulla base di specifici progetti presentati dagli enti partecipanti formati almeno da 2 soggetti e presentati entro il 19 luglio attraverso il portale Re@dy.

Tutte le informazioni sul sito ufficiale a questo link.

Condividi il Post.


domenica 23 giugno 2024

IL TESTAMENTO BIOLOGICO

 

Crediti:Portale Ministero della Salute


Il termine corretto è Disposizioni anticipate di Trattamento o D.A.T. introdotte dalla Legge n. 219 del 2017, sono le indicazioni che una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere (detta “disponente”), in previsione di una eventuale, futura incapacità di scegliere in modo autonomo (autodeterminarsi), può esprimere, dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, in merito all’accettazione o rifiuto di determinati accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari.

La DAT si può esprimere in alternativa:

  1. dal notaio (sia con atto pubblico, sia con scrittura privata in cui la persona scrive autonomamente le proprie volontà e fa autenticare le firme dal notaio) in entrambe i casi il notaio conserva l’originale
  2. presso l'Ufficio di stato civile del Comune di residenza (con scrittura privata)
  3. presso le strutture sanitarie competenti nelle regioni che abbiano regolamentato la raccolta delle DAT (con scrittura privata)
  4.  presso gli Uffici consolari italiani, per i cittadini italiani all’estero (nell’esercizio delle funzioni notarili).
È bene sapere, qualora la scelta venga depositata in Comune, che l’Ufficiale di stato civile non prende parte alla stesura delle DAT né è tenuto a fornire informazioni in merito al contenuto delle DAT, perché così stabilisce la Legge.

Per la stesura delle DAT ci si può far aiutare da un proprio medico di fiducia così da poter anche ricevere le informazioni sanitarie necessarie per scegliere i trattamenti che si intende accettare/rifiutare. È importante prima di scrivere una DAT acquisire adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte relative al rifiuto o consenso a determinati accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari (es. nutrizione artificiale e idratazione artificiale).

Il disponente può anche nominare un fiduciario; questi è una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere di fiducia del disponente, scelta da lui per garantire lo scrupoloso rispetto delle proprie volontà espresse nella DAT e poter fare le sue veci e rappresentarlo nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.
La nomina del fiduciario può essere indicata nella DAT e lui può accettare già sottoscrivendo la DAT, oppure nomina e accettazione possono avvenire con atti successivi.
Il fiduciario, con atto scritto comunicato al disponente può rinunciare alla nomina.
Il disponente pertanto con un atto di revoca del precedente fiduciario può nominarne uno nuovo oppure può redigere una nuova DAT in cui nomina il nuovo fiduciario. Tale nuova nomina sostituisce la precedente.

Le DAT registrate nella Banca dati nazionale sono valide fino a che il disponente non decida di modificarle o revocarle. Dopo 10 anni dal decesso del disponente le sue DAT verranno comunque eliminate definitivamente dalla Banca dati nazionale.

Per ulteriori informazioni vai sul sito del Ministero della salute cliccando qui

Condividi il Post


venerdì 14 giugno 2024

FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO 2.0: LA SCADENZA DEL 30 GIUGNO

 


Cos'è il fascicolo sanitario elettronico 2.0?

E' un punto unico di accesso che raccoglie dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario di ciascun cittadino, riferiti a prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale e, a partire dal 19 maggio 2020, anche da strutture sanitarie private.

In questo modo, ogni volta che un paziente si reca a fare una visita o un controllo, non deve portare con sè tutti i documenti cartacei degli esami precedenti, in quanto la documentazione è archiviata online consentendo così a medici e a strutture di accedere ai propri dati sanitari ottenendo tutte le informazioni per una corretta diagnosi.

Sebbene da un lato l'archiviazione di questi dati personali permette di avere la disponibilità immediata e organizzata di tutte le informazioni sanitarie raccolte in qualsiasi parte d'Italia, dall'altro lato invece, i dati dei pazienti possono essere utilizzati ai fini statistici, di studio e di ricerca o addirittura essere sottratti in modo illecito dagli attacchi hacker.

Fino al 30 giugno, i cittadini che lo desiderano, possono rifiutare l'invio al Fascicolo Sanitario elettronico 2.0 dei propri dati e documenti clinici, relativi all'assistenza sanitaria ricevuta fino al 18 maggio 2020. Come previsto, infatti, dal D.L. n. 34/2020, l'alimentazione automatica del Fascicolo Sanitario elettronico partirà dal 19 maggio 2020, ossia dalla data di pubblicazione del decreto.

Come fare per opporsi al pregesso?

Chi vuole opporsi all' archiviazione delle proprie informazioni sanitarie ricevute anteriormente alla data del 18 maggio 2020, deve collegarsi al portale del Sistema Tessera Sanitaria (STS) e seguire le indicazioni cliccando sulle funzionalità per il rifiuto, accedendo tramite Spid, Cie o Cns oppure accedendo senza autenticazione, inserendo il Codice Fiscale, il numero di Tessera Sanitaria e la data di scadenza.

Questa scelta è comunque revocabile.

Dopo il 30 giugno non sarà più possibile bloccare il trasferimento dei dati che pertanto avverrà automaticamente.

Condividi il Post


mercoledì 12 giugno 2024

AUTENTICAZIONE DI COPIE

 

CHE COS’È L’AUTENTICAZIONE DI COPIA


Si tratta dell’attestazione, da parte del funzionario incaricato, della conformità all’originale di una copia (“copia conforme”).

L’autentica è possibile esclusivamente per copie di documenti originali (non è pertanto possibile autenticare una “copia di copia”) e queste ultime possono pertanto sostituire l'originale per gli usi previsti dalla legge. Non si può autenticare la copia di un atto notarile (unico soggetto competente al rilascio di copie autentiche è il Notaio stesso).

Nel caso di originale creato su supporto informatico, è necessario rendere disponibile il file, munito di marcatura temporale e di firma digitale in corso di validità, per l’opportuna verifica. Solo in presenza di tali requisiti l’ufficiale d’Anagrafe potrà procedere alla stampa del documento dal supporto informatico e all'autenticazione della stessa.

È dovuta, dall’origine, l'imposta di bollo a seconda dell'uso del documento (le ridotte casistiche di esenzione sono regolate dalla tabella B allegata al D.P.R. 642/1972 e dalle pronunce dell’Agenzia delle Entrate), nella misura di una marca da bollo ogni quattro facciate/fogli + eventuali diritti di segreteria.

Per la documentazione riportata di seguito si può ricorrere ad una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà:

  • atti e documenti conservati o rilasciati da una pubblica amministrazione;
  • copie di pubblicazioni;
  • titoli di studio;
  • documenti fiscali che devono essere obbligatoriamente conservati dai privati.

In tale caso si applica quanto previsto per le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà.


  • Non possono, invece, essere sostituiti da dichiarazione sostitutiva o da altro documento:
  • i certificati medici;
  • i certificati sanitari;
  • i certificati veterinari;
  • i certificati di origine;
  • i certificati di conformità CE;
  • i certificati di marchi o brevetti.

DOVE E QUANDO

Rivolgersi all’Ufficio Anagrafe negli orari d’apertura

(Fonte: unionedxadige.it)


Condividi il Post

 

sabato 1 giugno 2024

COSA FARE SE MANCA IL FOGLIO MATRICOLARE E NON PUOI ANDARE IN PENSIONE

 


Tra i contributi figurativi che si possono far valere ai fini pensionistici, c'e' il servizio militare, riconoscimento dovuto sia per i soggetti che hanno svolto il servizio militare sia per quelli che hanno svolto il servizio civile come gli obiettori di coscienza. 

La mancanza dell'anno di contribuzione figurativa può addirittura far ritardare di un anno il diritto alla pensione, come stava succedendo ad un cittadino della provincia di Frosinone che aveva smarrito il foglio matricolare attestante l'avvenuto servizio militare.

Il Comune di Barzanò che aveva già in passato risolto un caso del genere ha inviato il proprio suggerimento.




Il passaggio è molto semplice:

L'ufficio anagrafe ci ha riferito che le date del periodo di leva, sono depositate anche nei ruoli matricolari dell'archivio corrente se la persona risiedeva a Barzano' al momento del servizio militare. L'ufficio non può rilasciare alcuna certificazione, che può essere richiesta solamente al Distretto Militare, da pochi anni trasferito a Milano, ma può solo riferire a voce le date di inizio e fine del servizio militare, che per la richiesta inserita online, sul sito dell'Inps nell'apposita sezione, dopo essersi accreditati, sono sufficienti per procedere, non essendo obbligatorio allegare alcun certificato.

Naturalmente serve qualche giorno per evadere la richiesta del cittadino, dovendo l'ufficio verificare il tutto in archivio. 

Per chi, all'epoca del servizio militare non era residente a Barzanò, potrà rivolgersi al comune competente.

La maggior parte delle volte, l'utilizzo di questa contribuzione figurativa è utilissima per raggiungere una determinata soglia di carriera per una altrettanto determinata misura pensionistica, ma anche per determinare un maggiore importo di pensione spettante. A volte questo riscatto può danneggiare il richiedente, escludendolo da quei vantaggi che può offrire il metodo contributivo.

Clicca qui per approfondire quando conviene riscattare i contributi figurativi del servizio militare.

Condividi il Post.



domenica 19 maggio 2024

DIRETTIVA EUROPEA CASE GREEN

 


Con l'approvazione della Direttiva Europea Case Green, l'Europa punta a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Gli Italiani sono preoccupati e per paura di non arrivare in tempo a questa scadenza iniziano ad eseguire interventi che potrebbero rivelarsi non adeguati.

E' bene pertanto attendere il Piano nazionale che il Governo Italiano presenterà all'UE già entro la fine del 2025, dopo il confronto con gli attori della transizione, dalle parti sociali ai professionisti del settore, come riportato sul sito Anaci Italia Servizi. I Paesi membri infatti stabiliranno standard minimi di prestazione energetica e decideranno quale livello di ristrutturazione sarà necessario e per quali edifici; potranno quindi concentrarsi sugli edifici più vecchi oppure su quelli più grandi e inquinanti.

Vediamo insieme cosa prevede la Direttiva Europea Case Green per gli edifici residenziali:

  • Entro il 2028, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero;
  • Entro il 2030, tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe E;
  • Entro il 2033, gli edifici residenziali di proprietà pubblica dovranno raggiungere almeno la classe energetica D.

Per rendere la propria casa green, adeguata ai nuovi standard energetici e ai consumi sostenibili si possono mettere in pratica diversi interventi ma è meglio attendere, come dicevamo sopra, il Piano Nazionale del Governo per non spendere soldi inutilmente:

  • Migliorare l'isolamento termico dell'edificio, cappotti termici, infissi ad alta efficienza energetica e schermature solari;
  • Sostituire gli impianti di riscaldamento e raffrescamento con sistemi più efficienti come pompe di calore e caldaie a condensazione;
  • Installare impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica autonomamente;
  • Utilizzare sistemi di domotica per controllare e ottimizzare i consumi energetici.
Condividi il Post

lunedì 13 maggio 2024

LAVORARE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SENZA CONCORSO

 



Il lavoro nel pubblico impiego (Comune o qualsiasi ufficio della Pubblica Amministrazione) è molto ambito poichè rappresenta una posizione lavorativa sicura e prevede benefici, tutele e vantaggi per i dipendenti. In linea generale però, le assunzioni nella pubblica amministrazione, sono subordinate al superamento di un concorso pubblico che prevede una serie di prove scritte e orali.

Un caso in cui si può essere assunti in Comune e in altre amministrazioni pubbliche senza doversi sottoporre ad un concorso è l'appartenenza alle categorie protette ovvero soggetti affetti da particolari forme di disabilità o che si trovano in situazioni di particolare svantaggio o disagio sociale. (la cosiddetta legge 68 del 1999).

L'assunzione in Comune per soggetti appartenenti alle categorie protette è possibile senza concorso nel caso in cui si tratti di posizioni per le quali sia richiesto il solo requisito di aver frequentato la scuola dell'obbligo, previa verifica della compatibilità dell'invalidità con le mansioni da svolgere.

Oltre alla chiamata numerica per gli iscritti alle liste del collocamento obbligatorio, esiste la chiamata diretta nominativa regolamentata dalla legge numero 466 del 13 agosto 1980 e successive integrazioni che riguarda il coniuge superstite o i figli di vittime del terrorismo, vittime della criminalità organizzata, personale della polizia municipale deceduto nell'espletamento del servizio, testimoni di giustizia, ecc. 

Altre situazioni riconosciute dalla legge sono le forme di lavoro temporaneo come consulenze individuali, esterne, contratti di lavoro autonomo determinato, contratti di prestazione d'opera intellettuale o contratti di somministrazione.

Sempre più frequentemente le PA si trovano a dover far fronte a esigenze straordinarie che vengono soddisfatte ricorrendo alle cosiddette chiamate per esternalizzazione, una modalità innovativa che consente agli enti pubblici di affidare la gestione di determinate attività a lavoratori esterni.

Con il recente Decreto Reclutamento le procedure per le assunzioni sembrano snellite e semplificate.

E' stata infatti predisposta un'apposita piattaforma per il reclutamento chiamata inPA dove chi desidera candidarsi per lavorare nella pubblica amministrazione può accedere tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi o CIE e inserire il proprio curriculum vitae. Si tratta di uno strumento avanzato messo a punto per favorire l'incontro tra domanda e offerta anche grazie alla collaborazione degli ordini professionali, delle associazioni non ordinistiche e linkedin. Il nuovo piano prevede nuove forme di contratti tra cui per esempio il contratto di apprendistato e i concorsi digitali. (Fonte: Portale Indeed. Portale inPA).

Condividi il Post






domenica 21 aprile 2024

PORTALE "LATUAPA" PER SEGNALARE QUELLO CHE NON VA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

 



Un canale di comunicazione digitale, a disposizione dei cittadini, per segnalare “quello che non va” nelle pubbliche amministrazioni, allo scopo di promuoverne, attraverso l’intervento dell’Ispettorato per la funzione pubblica, l’azione autocorrettiva e risolvere le criticità riscontrate. È il nuovo portale “LaTuaPA”, online da oggi in via sperimentale e raggiungibile, tramite il sito del Dipartimento della funzione pubblica (Dfp), dall’indirizzo latuapa.gov.it, realizzato per un’acquisizione semplificata delle segnalazioni di presunte inadempienze o irregolarità e per la gestione delle conseguenti verifiche di competenza dell’Ispettorato che, secondo il suo compito, solleciterà le amministrazioni a correggere le disfunzioni eventualmente rilevate.

Grazie al nuovo portale, oltre a inviare una segnalazione, sarà possibile consultare il suo stato di trattazione, e verrà gestito in modo digitalizzato il flusso di lavoro delle segnalazioni e il relativo monitoraggio.

“Un modello di amministrazione pubblica orientata verso l’open government comporta una maggiore accessibilità delle informazioni e, dunque, una maggiore trasparenza nell’azione amministrativa. Proprio sul principio della trasparenza poggia le basi il progetto di ‘Re-ingegnerizzazione del modello tecnico-organizzativo dell’Ispettorato per la funzione pubblica’, volto a rendere più mirata ed efficace la risposta della pubblica amministrazione alle segnalazioni dei cittadini. Grazie alla nuova piattaforma ‘LaTuaPA’ saremo in grado non solo di verificare e misurare il grado di efficacia del lavoro delle amministrazioni ma soprattutto di correggere eventuali disfunzioni emerse nell’attività di controllo. Uno strumento in più per promuovere nelle azioni concrete il principio di buon andamento della PA. Conoscere per migliorare: questo deve essere il nostro obiettivo principale”, ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

L’accesso ai servizi del portale è possibile, in questa fase, tramite autenticazione con Spid. Successivamente  sarà possibile accedere anche tramite Cie (Carta d’identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi). Attraverso pochi clic, e con il supporto di Faq e di un helpdesk dedicato, è possibile inviare una segnalazione, seguirne lo stato di lavorazione - ricevendo notifiche e aggiornamenti nell’apposita sezione “Le mie segnalazioni” - e controllarne l’esito.

Le regole

L’Ispettorato per la funzione pubblica, ai sensi dell’art. 60, comma 6, del dlgs n. 165/2001, ha, tra gli altri, il compito di vigilare sulla conformità dell’azione amministrativa ai principi di imparzialità e buon andamento, verificandone il corretto svolgimento nel pieno rispetto della legge, dei criteri di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza, collaborazione e buona fede.

Attraverso il nuovo portale “LaTuaPA”, il cittadino potrà segnalare comportamenti non corretti della pubblica amministrazione che pregiudichino un suo interesse particolare (come ad esempio nei casi di inadempienze per mancata adozione nel termine del provvedimento richiesto, o per violazione di norme nel procedimento amministrativo che lo riguarda) oppure un interesse di portata generale (come ad esempio nei casi di irregolarità nei concorsi pubblici o nel conferimento di incarichi).

Vai al sito della Pubblica Amministrazione

Condividi il Post


lunedì 18 marzo 2024

ABITABILITA' MINIMA

 


Quanto deve essere grande una casa?

Una casa, al fine di ottenere il certificato di abitabilità, deve avere un minimo prestabilito di metri quadrati.

Le dimensioni vanno calcolate anche in base a quante persone occupano la casa con un minimo di 28mq per il monolocale per una persona e 38mq per quello per 2 persone.

Qui di seguito andiamo ad elencare tutti gli articoli come da D.M. Sanità 5 luglio 1975 

Art. 1

 L'altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in m 2,70, riducibili a m 2,40 per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli. Nei comuni montani al di sopra dei m 1.000 s.l.m. può essere consentita, tenuto conto delle condizioni climatiche locali e della locale tipologia edilizia, una riduzione dell'altezza minima dei locali abitabili a m 2,55. 

Art. 2 

Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9, se per una persona, e di mq 14, se per due persone. Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14. Le stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile.  

Art. 3

 Ferma restando l'altezza minima interna di m 2,70, salvo che per i comuni situati al di sopra dei m 1.000 s.l.m. per i quali valgono le misure ridotte gi` indicate all'art. 1, l'alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a mq 28, e non inferiore a mq 38, se per due persone.

Art. 4 

Gli alloggi debbono essere dotati di impianti di riscaldamento ove le condizioni climatiche lo richiedano. La temperatura di progetto dell'aria interna deve essere compresa tra i 180C e i 200C; deve essere, in effetti, rispondente a tali valori e deve essere uguale in tutti gli ambienti abitati e nei servizi, esclusi i ripostigli. Nelle condizioni di occupazione e di uso degli alloggi, le superfici interne delle parti opache delle pareti non debbono presentare tracce di condensazione permanente. 

Art. 5 

Tutti i locali degli alloggi, eccettuati quelli destinati a servizi igienici, disimpegni, corridoi, vani-scala e ripostigli debbono fruire di illuminazione naturale diretta, adeguata alla destinazione d'uso. Per ciascun locale d'abitazione, l'ampiezza della finestra deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore luce diurna medio non inferiore al 2 per cento, e comunque la superficie finestrata apribile non dovrà essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento. Per gli edifici compresi nell'edilizia pubblica residenziale occorre assicurare, sulla base di quanto sopra disposto e dei risultati e sperimentazioni razionali, l'adozione di dimensioni unificate di finestre e, quindi, dei relativi infissi. 

Art. 6 

Quando le caratteristiche tipologiche degli alloggi diano luogo a condizioni che non consentano di fruire di ventilazione naturale, si dovrà ricorrere alla ventilazione meccanica centralizzata immettendo aria opportunamente captata e con requisiti igienici confacenti. E' comunque da assicurare, in ogni caso, l'aspirazione di fumi, vapori ed esalazioni nei punti di produzione (cucine, gabinetti, ecc.) prima che si diffondano. Il "posto di cottura", eventualmente annesso al locale di soggiorno, deve comunicare ampiamente con quest'ultimo e deve essere adeguatamente munito di impianto di aspirazione forzata sui fornelli. 

Art. 7 

La stanza da bagno deve essere fornita di apertura all'esterno per il ricambio dell'aria o dotata di impianto di aspirazione meccanica. Nelle stanze da bagno sprovviste di apertura all'esterno è proibita l'installazione di apparecchi a fiamma libera. Per ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo. 

Art. 8

 I materiali utilizzati per le costruzioni di alloggi e la loro messa in opera debbono garantire un'adeguata protezione acustica agli ambienti per quanto concerne i rumori da calpestio, rumori da traffico, rumori da impianti o apparecchi comunque installati nel fabbricato, rumori o suoni aerei provenienti da alloggi contigui e da locali o spazi destinati a servizi comuni. All'uopo per una completa osservanza di quanto sopra disposto occorre far riferimento ai lavori ed agli standards consigliati dal Ministero dei lavori pubblici o da altri qualificati organi pubblici.  

Art. 9 

 Tutta la parte delle istruzioni ministeriali 20-6-1896 incompatibile o, comunque, in contrasto con le presenti disposizioni deve ritenersi abrogata. 

 Condividi il Post 

sabato 24 febbraio 2024

IL DOMICILIO DIGITALE



Dallo scorso 6 luglio è attivo anche per tutti i cittadini il Domicilio Digitale, ovvero la modalità online attraverso la quale la Pubblica Amministrazione può notificare, recapitare e consegnare i propri atti, dal semplice certificato alle sanzioni amministrative, direttamente sui computer di tutti i cittadini. Questo servizio fino ad ora era disponibile solo ai professionisti iscritti ad un Ordine, ad un albo professionale, o ad un Collegio in quanto possessori di Pec cioè di una casella elettronica certificata.

Vediamo come funziona

La norma prevede la realizzazione di un indice nazionale pubblico dei domicili digitali delle persone fisiche  (INAD) nel quale possano essere consultati i domicili digitali validi per tutte le comunicazioni aventi valore legale nei confronti dei cittadini aderenti.

Chi può eleggere il proprio domicilio su INAD?

Le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e che abbiano la capacità di agire, i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013 e gli enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione nell'INI-PEC dopo l'attivazione di un indirizzo di posta certificata presso un gestore PEC autorizzato possono registrarsi all'INAD per eleggere il proprio Domicilio Digitale attraverso lo SPID, la CIE o la CNS.

L'elezione di un domicilio su INAD è gratuito?

L'accesso ai servizi esposti sul portale INAD sono a titolo gratuito, comprese le richieste di elezione, modifica e cessazione del domicilio.

Chi può consultare l'INAD?

La consultazione è consentita a chiunque senza necessità di autenticazione ai sensi dell'art.6-quinques del CAD

Quali sono i vantaggi di eleggere il domicilio digitale?

Si potrà risparmiare sui costi di diversi servizi come l'annullamento totale dei costi di postalizzazione o la riduzione del tempo e dei costi di invio di una comunicazione avente valore legale

Che tipo di comunicazione può inviare la Pubblica Amministrazione al domicilio digitale?

Si potranno ricevere le comunicazioni relative ad esempio a rimborsi fiscali e detrazioni d'imposte, accertamenti, verbali di sanzioni amministrative e tutte le altre comunicazioni con valore legale ai sensi dell'art. 3-bis comma 4 del CAD.

Per saperne di più e per eleggere il Domicilio Digitale vai sul sito ufficiale.

Condividi il Post.


venerdì 2 febbraio 2024

CARTA DELLA CULTURA GIOVANI E CARTA DEL MERITO



La carta della cultura giovani e la carta del merito sono i due nuovi strumenti previsti dalla Legge di Bilancio 2023 destinati a sostenere l'arricchimento culturale dei neo-maggiorenni, che sostituiranno nel 2024 il bonus cultura 18app.

Nello specifico si tratta di 2 voucher ciascuno del valore di 500 euro erogati per l'acquisto di beni e servizi culturali di diverso genere.

La prima misura ovvero la Carta della Cultura giovani è un bonus spesa elettronico del valore di 500 euro destinato all'acquisto di libri, biglietti per il treno, il cinema e i musei o anche abbonamenti a periodici anche in formato digitale, musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera.

Può essere richiesta dai giovani residenti in Italia o con valido permesso di soggiorno che abbiano compiuto 18 anni nell'anno precedente all'iniziativa e appartenenti a nuclei familiari con ISEE fino a 35.000 euro.

La registrazione è consentita dal 31 gennaio 2024 fino al 30 giugno 2024 utilizzando le proprie credenziali SPID o CIE

Carta Cultura è raggiungibile soltanto dal sito cartegiovani.cultura.gov.it. Il sito consente ai beneficiari di iscriversi e generare i buoni per l'acquisto dei beni offerti dagli esercenti registrati al servizio che sono elencati sul sito nella sezione "dove spendere i buoni".

La seconda misura ovvero la Carta del Merito è riconosciuta a coloro che hanno conseguito, non oltre l'anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale con una votazione di almeno 100. Similmente alla Carta della Cultura giovani è un bonus spesa elettronico del valore di 500 euro per l'acquisto di beni e servizi culturali di vario tipo (i medesimi di quelli elencati per la Carta della Cultura). Ciò che cambia è la platea dei destinatari della misura.

Come per la precedente misura la registrazione è consentita dal 31 gennaio 2024 fino al 30 giugno 2024 utilizzando le proprie credenziali SPID o CIE raggiungibile dal sito carte giovani merito

In entrambi i casi è possibile acquistare i beni e i servizi entro il 31 dicembre 2024. Si ricorda che questi buoni sono cumulabili.

Per tutti gli approfondimenti rimandiamo al sito ministeriale.

Condividi il Post



 



sabato 6 gennaio 2024

LEGALIZZAZIONE DI FOTOGRAFIA

 


CHE COS’È LA LEGALIZZAZIONE DI FOTO


La legalizzazione (o “autenticazione”) della fotografia consiste nell'attestazione, da parte di un Pubblico Ufficiale, che una fotografia corrisponde alla persona interessata.

Tale legalizzazione serve per ottenere il rilascio di documenti personali (passaporto, licenze di caccia, licenza di pesca, porto d’armi ecc.).

L'art. 34 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 prevede che le fotografie per il rilascio dei documenti personali siano autenticate direttamente dall'ufficio competente a rilasciare il documento richiesto (ad es. le fotografie per il passaporto possono essere direttamente autenticate dalla Questura) oppure dall’Ufficio Anagrafe.

Per ottenere la legalizzazione di foto occorre che si presenti la persona interessata, munita di un documento d’identità.

  • La necessità di esibizione di foto autenticata da parte dei cittadini deve essere esplicitamente prevista per legge e il ricorso agli uffici comunali è possibile solo quando la foto debba essere prodotta ad una pubblica amministrazione (es. rilascio patente, rilascio porto d’armi). Rimangono quindi esclusi i rapporti con uffici privati.

COSA OCCORRE PRESENTARE

La persona interessata deve presentarsi personalmente, munita di:

  • una fotografia formato tessera recente a mezzo busto e a capo scoperto (ad eccezione dei casi in cui la copertura del capo con velo, turbante o altro sia imposta da motivi religiosi, purché i tratti del viso siano ben visibili);
  • un documento di identità in corso di validità (in mancanza, è necessaria la presenza di due persone maggiorenni, munite di valido documento di riconoscimento, quali testimoni);
  • (stranieri) permesso di soggiorno.

La legalizzazione delle fotografie prescritte per il rilascio dei documenti personali non è soggetta all'obbligo del pagamento dell'imposta di bollo.


DOVE E QUANDO

Rivolgersi all’Ufficio Anagrafe negli orari d’apertura o a mezzo telefono/mail

Contatti

Telefono : 039 921301 - Interno 1

PEC : protocollo@cert.comune.barzano.lc.it

Ulteriori Informazioni

Orario di apertura al pubblico nel periodo invernale dal 01 settembre al 30 giugno

LUNEDI' dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

MARTEDI', GIOVEDI' e VENERDI' dalle 09.30 alle 13.00

MERCOLEDI chiuso

SABATO dalle 9.30 alle 12.00 (solo per il rilascio CIE su appuntamento e certificazioni. Non si prendono in carico pratiche di residenza).

Orario di apertura al pubblico nel periodo estivo dal 01 luglio al 31 agosto

LUNEDI' dalle 9.30 alle 13.00 pomeriggio chiuso

MARTEDI', MERCOLEDI', GIOVEDI' e VENERDI' dalle 09.30 alle 13.00

SABATO dalle 9.30 alle 12.00 (solo per il rilascio CIE su appuntamento e certificazioni. Non si prendono in carico pratiche di residenza).


Condividi il Post